domenica 28 novembre 2010

La musica nell'Africa Nera.

.Le peculiarità
della musica africana

J.H. Kwabena Nketia, etnomusicologo del Ghana, definisce lo studio della musica africana a sud del Sahara come "lo studio della diversità nell'unità". Osservate complessivamente dall'esterno, infatti, le musiche africane sub-sahariane mostrano un insieme di caratteristiche e di tendenze comuni, mentre a una osservazione più attenta risulta evidente la presenza di una grande varietà tra le diverse tradizioni. Molti dei caratteri generali della musica africana sono ben noti: uno dei più comuni di tali caratteri è costituito dalla tendenza a porre in primo piano gli aspetti ritmici della musica. In gran parte della musica africana l'interesse per il ritmo prevale su altri aspetti quali la melodia o l'armonia. Indubbiamente a questo proposito vien fatto di associare alla musica africana l'uso dei tamburi: ma anche più diffuso dell'impiego dei tamburi è l'utilizzo in funzione ritmica di una vasta gamma di strumenti idiofoni non melodifici (sonagli, gong, idiofoni a percussione reciproca, campane e simili). Più in funzione ritmica che in funzione melodica vengono spesso utilizzati anche strumenti eminentemente melodici quali xilofoni [balafon], liuti, flauti e arpe.
Dato il grande rilievo che assume il ritmo si rileva anche, in gran parte della musica dell'Africa Nera, una generale preferenza per strutture ritmicamente complesse. In primo luogo, i moduli ritmici africani tendono a essere brevi e ripetitivi e uno o più di questi moduli fungono spesso da unità costitutive di base ovvero da struttura sottostante della forma musicale. Un'altra tendenza della musica africana è rappresentata dal fatto che i sistemi di accordatura spesso sono definibili solo per sommi capi.
Una delle più comuni osservazioni formulate a proposito della natura della musica africana riguarda la dipendenza di questa musica dalle circostanze dell'esecuzione e dal contesto funzionale entro il quale viene a inserirsi. L'uso degli strumenti musicali, poi, può assumere valenze o significati differenti in relazione all'etnia oltreché, appunto, alla circostanza e al contesto. Vi è dunque una grande varietà di musiche: musiche da lavoro, ninne-nanne, musiche per il raccolto, per il gioco o ancora musiche eseguite nel corso di cerimonie rituali come sepolture o riti di pubertà, musiche per danze, per matrimoni, nascite, musiche di accompagnamento a processioni e così via. Tutto ciò è caratteristico delle espressioni musicali di tutti i Paesi del continente africano.

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