mercoledì 30 maggio 2012

Franz Schubert


Franz Schubert nacque il 31 gennaio 1797 al n.72 dell'Himmelpfortgrund, sobborgo viennese, nella parrocchia di Lichtenthal. Suo padre,Franz Theodor Schubert, figlio di un contadino della Moravia, era maestro di scuola, mentre la madre, Elizabeth Vietz, era una cuoca di Zuckmantel, piccolo sobborgo della Slesia. Il piccolo Franz fu mandato dal padre in un convitto, che frequentò con pessimi risultati scolastici anche a causa dei suoi contrasti con il preside. Fu proprio in quel luogo che comunque cominciò ad apprezzare la musica. Dopo aver studiato musica con il padre e con il maestro di cappella della chiesa del sobborgo (Lichtenthal) di Vienna dove era nato, Schubert divenne cantore della Imperiale e Regia Cappella. Dal 1808 al 1813 frequentò lo Stadtkonvikt, dove studiò con Wenzel Ruzicka e più tardi con Antonio Salieri. Grazie alla guida dell'allora maestro di cappella della corte imperiale, Schubert fu in grado di iniziare a comporre le prime ouverture e sinfonie.

La musica d'evasione

1848, pubblicazione del manifesto di Marx ed Engels. Un'altra classe sociale, il proletariato, si affaccia alla ribalta della storia. Appoggiata dal movimento socialista, rivendica migliori condizioni di lavoro e di vita. 

Non tutte le classi sociali si riconoscono nella musica colta, anzi, alcune di esse cercano esperienze musicali più divertenti e meno impegnative, in grado di far dimenticare, almeno per una sera, i problemi della vita quotidiana. E' per questo che a partire dalla metà dell'800, il bisogno di evasione del proletario e della piccola e media borghesia, diventa sempre più forte e porta alla nascita di nuovi repertori e di nuovi luoghi di consumo musicale. Si diffondono le sale da ballo a pagamento, dove l'esecuzione di canzoni si alterna alla musica per danza, e dove balli aristocratici (valzer), diventano di uso popolare.

1850, nata in Francia, l'Operetta si diffonde con grande successo.
Il "caffè concerto", che a Vienna, Parigi e Londra esistono fin dal '700, si moltiplicano e con il trascorrere del tempo si trasformano nel cabaret francese e nel varietà italiano. Sono le lontane origini della musica leggera.

Le scuole nazionali

1835, i fratelli Grimm, celebri per le loro fiabe, pubblicano una raccolta di leggende e superstizioni della cultura popolare tedesca: mitologia.


L'elemento popolare così caro per il Romanticismo, percorre gran parte della musica dell'800 ed emerge nei Lieder (Canzoni di origine popolare) di Schubert e Schumann, nelle mazurke di Chopin, nelle rapsodie di Liszt e di Brahms, ma si afferma prepotentemente, a partire dalla seconda metà del secolo, nelle scuole nazionali. Nei paesi oppressi dalle dominazioni straniere, il desiderio di indipendenza e di libertà si esprime anche nel linguaggio musicale, che va alla scoperta delle proprie tradizioni di musica popolare e mette a punto un nuovo repertorio nazionale basato su di esse.