1848, pubblicazione del manifesto di Marx ed Engels. Un'altra classe sociale, il proletariato, si affaccia alla ribalta della storia. Appoggiata dal movimento socialista, rivendica migliori condizioni di lavoro e di vita.
Non tutte le classi sociali si riconoscono nella musica colta, anzi, alcune di esse cercano esperienze musicali più divertenti e meno impegnative, in grado di far dimenticare, almeno per una sera, i problemi della vita quotidiana. E' per questo che a partire dalla metà dell'800, il bisogno di evasione del proletario e della piccola e media borghesia, diventa sempre più forte e porta alla nascita di nuovi repertori e di nuovi luoghi di consumo musicale. Si diffondono le sale da ballo a pagamento, dove l'esecuzione di canzoni si alterna alla musica per danza, e dove balli aristocratici (valzer), diventano di uso popolare.
1850, nata in Francia, l'Operetta si diffonde con grande successo.
Il "caffè concerto", che a Vienna, Parigi e Londra esistono fin dal '700, si moltiplicano e con il trascorrere del tempo si trasformano nel cabaret francese e nel varietà italiano. Sono le lontane origini della musica leggera.
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