mercoledì 2 maggio 2012

E lucevan le stelle


Nell'atto terzo, aspettando la sua esecuzione a Castel Sant'Angelo, il pittore Mario Cavaradossi rievoca i bei momenti passati con Tosca. La romanza, in si minore, è aperta da un nostalgico assolo di clarinetto, la cui melodia è ripresa dal tenore, in modo pressoché letterale, a partire dal verso «Oh! dolci baci, o languide carezze». La melodia, già udita nell'ultima parte dell'introduzione al terzo atto, torna in forma di breve perorazione orchestrale anche nelle battute finali dell'opera, nel momento in cui Tosca si getta dalle mura del castello.

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