sabato 19 maggio 2012

La fortuna di Jimmy. (Testo per concorso)


Jimmy, un calzolaio si lamentava con la moglie della povertà che li affliggeva. Infatti, abitavano nel bel mezzo di una foresta, in una capanna fatta di legno. Era inverno e loro non avevano niente da mangiare, non avevano legna da ardere e stavano finendo anche il cuoio che serviva al calzolaio per fare le scarpe. Jimmy uscì nella speranza di trovare qualche pezzo di legna per accendere il fuoco in casa, sufficiente a scaldare lui e sua moglie, qualche pezzo di cuoio e qualcosa da mangiare. Gironzolava in mezzo a questi altissimi alberi spogli di foglie, ad eccezione delle piante sempreverdi, che se ne stavano lì, con una sfumatura tra il verde e il bianco della neve che con il suo peso, a goccioline, cadeva giù; Jimmy temeva di non farcela a trovare buona legna, ammenoché non tagliava gli alberi, cosa che si rifiutava di fare per via del suo grande amore per la natura. Neppure il cuoio c’era, in mezzo a lattine di plastica che i turisti buttavano in mezzo alla foresta dopo piacevoli pic-nic in campagna. Negli alberi da frutto non c’era nulla, visto che la stagione non era adatta a far crescere i frutti; tornò verso casa, privo di provviste. La moglie gli disse di non disperare e di avere fede. La mattina seguente il calzolaio si alzò dal letto e trovò le scarpe che stava cercando la sera prima, trasformate nel più bel palio di scarpe mai viste. Tutto contento le mostrò alla moglie e si recò al mercato a venderle; col gruzzolo che guadagnò poté comprare ciò che gli serviva, allora, tutte le mattine, al suo risveglio, trovava sul banco di lavoro tante scarpe stupende.
Una notte, per la sua grande curiosità nel capire cos’era quello che succedeva ogni notte, restò sveglio. Nel bel mezzo della notte vide due piccoli gnomi, che in fretta cucivano le scarpe. Jimmy stette immobile e si meravigliò. La mattina seguente raccontò alla moglie cos’aveva visto, ma lei, ci credeva a stento. Diede corda al marito e per contraccambiare la generosità degli gnomi, Jimmy e sua moglie cucirono insieme per loro degli abiti nuovi e li posarono in cucina, prima di andare a dormire. Gli gnomi presero i vestiti e da allora la fortuna non abbandonò più la casa del calzolaio. La moglie del calzolaio, mentre un mattino si recava al pozzo per prendere dell’acqua, trovò in una coperta un bambino che dormiva. Era su un albero all’estremità di un ramo: bastava una leggera soffiata di vento per farlo cadere. La donna, non trovando alternative, si arrampicò e con un sol balzo afferrò il bambino e saltò giù a gambe tese. Lo portò a casa e gli diede del latte appena munto. Jimmy non ebbe nessuna reazione ma desiderava capire di chi fosse quella creatura e cosa ci faceva in mezzo alla foresta. Erano entrambi preoccupati per quella bocca in più da sfamare. Pensarono di andare dal sindaco del paese e darlo in adozione, ma non ne erano molto convinti, d'altronde pensarono: “mangerà pochissimo, è talmente piccolo!” il piccolo venne accudito con successo e crebbe bene, forte e sano. Un giorno il povero ragazzo ormai quindicenne dovette uscire e andare a prendere la legna con una slitta. Era inverno, la neve era così alta che gli arrivava fin sopra alle ginocchia. Quando ebbe raccolto la legna e caricata era così gelato che pensò di non tornare subito a casa, ma di accendere un fuoco e scaldarsi un po’. Spalò la neve, e mentre sgombrava il terreno trovò una piccola chiave d’oro. Pensò che dove c’era la chiave, doveva esserci anche una serratura. Scavò a terra e trovò una cassettina di ferro. “Nella cassettina ci sono di certo cose preziose” pensò. Cercò ma non c’era nessun foro. Alla fine ne trovò uno in mezzo alla lunga distesa di foglie gialle e neve, ma così piccolo che lo vedeva appena. Inserì la chiave e ci andò benissimo, cosa che lo mise in difficoltà, per ché non sapeva se portarla a casa dai suoi genitori o aprirla al momento … Decise di portarla a casa. Tornando verso casa, si immerse nelle tante meraviglie che racchiudeva la foresta intera. Tirava un venticello leggero che gli sfiorava i capelli. In lontananza riusciva a sentire un ruscello che scorreva e gli uccellini cinguettare. Gli alti pini si muovevano piano grazie al vento e lasciavano cadere giù tante goccioline fredde. “Che emozione!” pensò. Davanti a lui c’era un viale pieno di neve privo di impronta. Arrivò a casa e disse ai genitori che aveva trovato a terra quella cassetta. Jimmy trovò quel forellino piccolo dove poter inserire la chiave, e appena riuscirono ad aprirla furono abbaiati dalla forte luce color oro. Videro che c’era dell’oro … Tanto oro! Iniziarono immediatamente ad abbracciarsi e a programmare tutto ciò che ci avrebbero fatto con tutto quel ben di Dio. Innanzi tutto la prima idea che li sfiorò fu quella di comprare una casa nel villaggio, in compagnia delle altre persone. Ad un tratto sentirono un forte rumore che assomigliava a quello di tanti trattori. Uscirono fuori a vedere cosa stava succedendo e videro ammassi di alberi a terra, alcuni in fiamme. Quei trattori stavano distruggendo la foresta! La famiglia non sapeva come fermare tutto questo … Jimmy, che in quella foresta c’era cresciuto, iniziò ad essere travolto dalla rabbia e si fece avanti. “Fermi tutti!” gridò. Aveva intenzione di pagarli con tutto quell’oro che aveva trovato suo figlio. Il ragazzo era lì, sorrideva e faceva segno di sì. Quelle cattive persone presero l’oro e se andarono, lasciando la foresta mezza distrutta ma i ricordi di Jimmy ancora tutti racchiusi nel suo cuore.

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